Impianti Geotermici
Impianti geotermici per la casa
L'Italia è il Paese dove l'energia geotermica è stata sfruttata per la prima volta a fini industriali ed è tuttora uno dei principali produttori di energia geotermolettrica.
Sono passati oltre 100 anni dal 4 luglio 1904, quando in Toscana, a Larderello, si riuscì ad accendere cinque lampadine grazie alla trasformazione in energia elettrica della forza del vapore prelevato dal sottosuolo.
Sono passati oltre 100 anni dal 4 luglio 1904, quando in Toscana, a Larderello, si riuscì ad accendere cinque lampadine grazie alla trasformazione in energia elettrica della forza del vapore prelevato dal sottosuolo.
L'ulteriore sviluppo della produzione geotermoelettrica in Italia rappresenta un obiettivo importante della strategia di Elteknica.
La geotermia rappresenta una fonte energetica rinnovabile ad elevato potenziale applicativo che sfrutta il calore proveniente dal sottosuolo.
Oltre allo sfruttamento per la produzione di energia elettrica in grandi centrali, che utilizzano il calore proveniente dal sottosuolo ad alta temperatura, è possibile utilizzare tale fonte di energia, presente pressochè ovunque a basse temperature, per climatizzare un edificio, sia in regime di riscaldamento, che di raffrescamento.
Sfrutta la temperatura costante del terreno (in Italia compresa tra i 12° e i 17°C) negli strati più superficiali fino ad una profondità di 100 metri circa.
La geotermia a bassa temperatura o "a bassa entalpia" è dunque ideale per le applicazioni di piccola scala; presenta inoltre notevoli vantaggi:
•sostituisce o integra efficacemente i tradizionali impianti domestici di climatizzazione; produce caldo, freddo e anche acqua calda sanitaria consentendo notevoli risparmi economici grazie all'efficienza della pompa di calore;
•dà un sensibile contributo alla riduzione delle emissioni di CO2in atmosfera;
•è una tecnologia consolidata e commercialmente matura. Solo in Germania, ad oggi risultano installati oltre 150 mila impianti geotermici a bassa temperatura presso edifici residenziali, commerciali e del terziario.
Un impianto di climatizzazione geotermica assicura un ambiente confortevole, piacevolmente caldo d'inverno e fresco d'estate, con notevoli risparmi dal punto di vista economico e utilizzando una tecnologia rispettosa dell'ambiente.
La vita media di un impianto geotermico è certamente più elevata rispetto ad una caldaia a metano e ad un condizionatore elettrico.
Le sonde geotermiche funzionano senza inconvenienti per molti decenni, mentre la pompa di calore ha una vita utile di circa 20-25 anni.
La geotermia rappresenta una fonte energetica rinnovabile ad elevato potenziale applicativo che sfrutta il calore proveniente dal sottosuolo.
Oltre allo sfruttamento per la produzione di energia elettrica in grandi centrali, che utilizzano il calore proveniente dal sottosuolo ad alta temperatura, è possibile utilizzare tale fonte di energia, presente pressochè ovunque a basse temperature, per climatizzare un edificio, sia in regime di riscaldamento, che di raffrescamento.
Sfrutta la temperatura costante del terreno (in Italia compresa tra i 12° e i 17°C) negli strati più superficiali fino ad una profondità di 100 metri circa.
La geotermia a bassa temperatura o "a bassa entalpia" è dunque ideale per le applicazioni di piccola scala; presenta inoltre notevoli vantaggi:
•sostituisce o integra efficacemente i tradizionali impianti domestici di climatizzazione; produce caldo, freddo e anche acqua calda sanitaria consentendo notevoli risparmi economici grazie all'efficienza della pompa di calore;
•dà un sensibile contributo alla riduzione delle emissioni di CO2in atmosfera;
•è una tecnologia consolidata e commercialmente matura. Solo in Germania, ad oggi risultano installati oltre 150 mila impianti geotermici a bassa temperatura presso edifici residenziali, commerciali e del terziario.
Un impianto di climatizzazione geotermica assicura un ambiente confortevole, piacevolmente caldo d'inverno e fresco d'estate, con notevoli risparmi dal punto di vista economico e utilizzando una tecnologia rispettosa dell'ambiente.
La vita media di un impianto geotermico è certamente più elevata rispetto ad una caldaia a metano e ad un condizionatore elettrico.
Le sonde geotermiche funzionano senza inconvenienti per molti decenni, mentre la pompa di calore ha una vita utile di circa 20-25 anni.
Il Prodotto
Un impianto geotermico è costituito da 3 elementi fondamentali:
un sistema di captazione del calore attraverso tubazioni (denominate sonde) che attraversano il terreno o in direzione verticale (raggiungendo e superando in alcuni casi i 100 metri di profondità) o in direzione orizzontale (posti a 1-2 metri di profondità);
una pompa di calore elettrica;
un sistema di accumulo e di distribuzione del calore.
Il principio di funzionamento non è dissimile da quello dei classici climatizzatori: la pompa di calore è installata all'interno degli edifici e rappresenta il cuore dell'impianto. Si tratta di apparecchiature elettriche che trasferiscono calore da un corpo ad un altro, forzando il flusso naturale del calore.Nel caso degli impianti geotermici consentono di trasferire il calore dal terreno all'ambiente interno, in fase di riscaldamento, e di invertire il ciclo nella fase di raffrescamento.Il terreno, come sorgente esterna, è un'efficace alternativa all'aria, grazie alla sua temperatura che può considerarsi costante per tutto l'arco dell'anno: ciò porta ad avere differenze di temperatura tra sorgente termica e ambiente da climatizzare inferiori rispetto a quanto si avrebbe utilizzando l'aria esterna come sorgente termica, con conseguente miglioramento dell'efficienza dell'impianto e minori costi operativi.Benchè facciano uso di elettricità, gli impianti geotermici sono considerati una forma di energia rinnovabile in quanto la quantità di energia termica prodotta è ben superiore all'energia primaria (gas, petrolio, etc.) resasi necessaria per generare l'elettricità che alimenta la pompa di calore.
un sistema di captazione del calore attraverso tubazioni (denominate sonde) che attraversano il terreno o in direzione verticale (raggiungendo e superando in alcuni casi i 100 metri di profondità) o in direzione orizzontale (posti a 1-2 metri di profondità);
una pompa di calore elettrica;
un sistema di accumulo e di distribuzione del calore.
Il principio di funzionamento non è dissimile da quello dei classici climatizzatori: la pompa di calore è installata all'interno degli edifici e rappresenta il cuore dell'impianto. Si tratta di apparecchiature elettriche che trasferiscono calore da un corpo ad un altro, forzando il flusso naturale del calore.Nel caso degli impianti geotermici consentono di trasferire il calore dal terreno all'ambiente interno, in fase di riscaldamento, e di invertire il ciclo nella fase di raffrescamento.Il terreno, come sorgente esterna, è un'efficace alternativa all'aria, grazie alla sua temperatura che può considerarsi costante per tutto l'arco dell'anno: ciò porta ad avere differenze di temperatura tra sorgente termica e ambiente da climatizzare inferiori rispetto a quanto si avrebbe utilizzando l'aria esterna come sorgente termica, con conseguente miglioramento dell'efficienza dell'impianto e minori costi operativi.Benchè facciano uso di elettricità, gli impianti geotermici sono considerati una forma di energia rinnovabile in quanto la quantità di energia termica prodotta è ben superiore all'energia primaria (gas, petrolio, etc.) resasi necessaria per generare l'elettricità che alimenta la pompa di calore.
L'installazione
Gli impianti di climatizzazione geotermica sono adatti per tutti gli edifici di nuova costruzione per i quali risulta possibile progettare l'intero impianto in maniera ottimale.
Per gli edifici esistenti, la convenienza di un impianto geotermico è da valutare caso per caso. Ciò è dovuto essenzialmente alla parte preponderante di servizi (scavi e trivellazione per la posa in opera delle sonde) per cui è richiesta una quantità minima di spazio esternamente all'edificio. E' comunque consigliato installare l'impianto in edifici in fase di ristrutturazione, per riqualificare l'intero edificio da un punto di vista energetico. In tale situazione è possibile usufruire delle detrazioni fiscali del 55% introdotte dalla Finanziaria 2008 per la "sostituzione intera o parziale di impianti di climatizzazione invernale".
Vantaggi economici e comfort ambientale
L'energia geotermica, rappresenta una energia alternativa, pulita, rinnovabile e disponibile ovunque.
L'installazione di un impianto geotermico comporta una serie di vantaggi in termini economici:
•eccetto il consumo elettrico della pompa di calore si tratta di energia termica gratuita e indipendente dalle temperature esterne, che assicura un funzionamento dell'impianto per 365 giorni l'anno;
•rispetto ad un sistema di riscaldamento con caldaia a metano, i costi di esercizio sono inferiori di circa il 60%;
•un unico sistema permette sia di riscaldare che di raffrescare l'edificio;
•la manutenzione richiesta è minima rispetto ai sistemi termici tradizionali.
Gli impianti geotermici, essendo particolarmente adatti per lavorare con terminali di riscaldamento/raffrescamento funzionanti a basse temperature (30-50°C), garantiscono il massimo comfort ambientale, oltre che un risparmio energetico.Costi d'investimento e tempi di ritorno
L'installazione di un impianto geotermico comporta una serie di vantaggi in termini economici:
•eccetto il consumo elettrico della pompa di calore si tratta di energia termica gratuita e indipendente dalle temperature esterne, che assicura un funzionamento dell'impianto per 365 giorni l'anno;
•rispetto ad un sistema di riscaldamento con caldaia a metano, i costi di esercizio sono inferiori di circa il 60%;
•un unico sistema permette sia di riscaldare che di raffrescare l'edificio;
•la manutenzione richiesta è minima rispetto ai sistemi termici tradizionali.
Gli impianti geotermici, essendo particolarmente adatti per lavorare con terminali di riscaldamento/raffrescamento funzionanti a basse temperature (30-50°C), garantiscono il massimo comfort ambientale, oltre che un risparmio energetico.Costi d'investimento e tempi di ritorno
I costi d'investimento e i tempi di ritorno,
Per un impianto di climatizzazione geotermica, sono soggetti a diverse variabili, quali ad esempio la tipologia di sottosuolo e le relative opere di scavo, la dimensione dell'immobile e il fabbisogno termico dello stesso, la situazione climatica dell'area in esame, il grado di isolamento termico dell'immobile, etc.
I costi reali dell'impianto possono differire sensibilmente in funzione della tipologia del terreno, delle condizioni generali del fabbricato e delle condizioni climatiche.
Solo un sopralluogo effettuato da un tecnico qualificato può consentire la formulazione di un preventivo preciso.
In linea di massima, il tempo di ritorno, non attualizzato, stimato sulla base del risparmio annuo in bolletta e dell'extracosto dell'impianto geotermico rispetto ad un impianto convenzionale (caldaia a metano e condizionatore elettrico), è di circa 10-15 anni nel caso di una nuova costruzione
I costi reali dell'impianto possono differire sensibilmente in funzione della tipologia del terreno, delle condizioni generali del fabbricato e delle condizioni climatiche.
Solo un sopralluogo effettuato da un tecnico qualificato può consentire la formulazione di un preventivo preciso.
In linea di massima, il tempo di ritorno, non attualizzato, stimato sulla base del risparmio annuo in bolletta e dell'extracosto dell'impianto geotermico rispetto ad un impianto convenzionale (caldaia a metano e condizionatore elettrico), è di circa 10-15 anni nel caso di una nuova costruzione
Fonti RINNOVABILI
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